Descrizione
La tematica dell’emergenza e i fenomeni legati alla complessità sono stati al centro negli ultimi anni di un acceso dibattito e spesso di un facile entusiasmo che ha talvolta assunto anche i colori della moda intellettuale. Scienziati, filosofi ed epistemologi si sono confrontati su temi che si collegano in modo del tutto naturale al pensiero sistemico, che è attualmente al centro dell’attenzione di studiosi e dell’opinione pubblica per le dirompenti conseguenze sulla consapevolezza della costruzione e dell’organizzazione dei saperi scientifici, e con ricadute sull’economia, i sistemi sociali, le scienze della mente. Infatti la complessità non è un affare che riguardi solo una scienza – la fisica, come di solito è avvenuto in passato – ma impegna e sollecita interessi molteplici provenienti da discipline prima scarsamente connesse; possiede quindi una forza di impatto sull’immaginario scientifico e sulla stessa progettualità umana di gran lunga superiore a più teoretiche ed astratte tematiche concernenti, ad es., la struttura ultima della materia. In questo libro Ignazio Licata – fisico dalla solida preparazione e aduso alla concretezza dei laboratori di ricerca – è lungi dal sottovalutare l’importanza dell’impatto di questo nuovo settore di ricerca e tuttavia si distingue, rispetto ad altre presentazioni che se ne fanno, per il suo non indulgere a facili entusiasmi, ad epocali fratture, a discontinuità insanabili, ad insuperabili incommensurabilità. Nel pensiero di Licata v’è la solida convinzione di una perdurante unità della ragione, e quindi della continuità del pensiero scientifico, che tuttavia può essere sostenuta solo grazie a un’idea di scienza che per molti aspetti rompe con quelli che sono stati i consolidati scenari epistemologici del secolo appena passato.