Descrizione
Dopo 36 anni dalla legge180, la cosiddetta “legge Basaglia”, in Sicilia abbiamo nelle strutture residenziali quasi lo stesso numero di ricoverati rilevati negli Ospedali Psichiatrici pre-riforma. La Sicilia, in controtendenza rispetto al livello nazionale, aumenta i trattamenti sanitari obbligatori (indicatore di qualità assistenziale negativo), ha una carenza di posti letto nei Servizi Diagnosi e Cura e dal 2002 ha un crollo degli organici che mette in crisi la capacità di dare risposte multi-professionali (psicoterapie, presa in carico dei pazienti più gravi ecc.) In termini positivi però la Sicilia ha, a livello nazionale, una delle diffusioni più capillari di presenza dei servizi, è fra le prime regioni in Italia ad avere stabilito un integrazione con i servizi di neuropsichiatria infantile e Servizi per le Tossicodipendenze ed ha una rete vasta e diffusa di strutture quali le Comunità Alloggio e Comunità Terapeutiche Assistenziali. Come leggere questa situazione? Come comprendere dove và l’assistenza psichiatrica? Per comprendere questa situazione complessa e contraddittoria l’analisi inizia nel 1978, anno della prima legge regionale di recepimento della L 180, e si conclude nel 2014. Il percorso di analisi si sviluppa confrontando le leggi nazionali con quelle regionali, analizzando i dati elaborati da Enti pubblici privati a carattere nazionale (Istat, il Ministero della Salute, la Fondazione Agnelli ecc.) ed i risultati delle ricerche dei Progetti Progres dell’Istituto Superiore della Sanità e riportando i risultati di indagini sul campo fatte dall’autore e da esponenti del mondo sanitario