Descrizione
La domanda che Ben Gurion poneva nella sua lettera ai cinquanta intellettuali del mondo ebraico – che lui stesso definì “I saggi di Israele”, che vivevano sia nella Diaspora che in Israele ed erano rappresentativi delle maggiori correnti di pensiero dell’ebraismo del tempo – era in verità molto specifica e faceva riferimento a una categoria marginale, ma obbligava chi avrebbe risposto a mettere in gioco concetti molto più ampli, come il problema dei confini sociali dell’ebraismo. Chi è incluso? Chi è escluso? Come si diventa ebrei e come si smette di esserlo? La domanda era esplicita: chi e cosa è un ebreo.