Descrizione
Il volume raccoglie i contributi dei partecipanti al 3° Workshop di “Quelli del Pallaio”, un gruppo di studiosi e ricercatori, giovani e meno giovani, italiani e non, che – pur di diversa formazione, e con diverse esperienze professionali – condividono la medesima prospettiva antropologica, della quale la figura dell’enigmatica divinità Giano, nume tutelare dei passaggi, è assunta come metafora: i nostri occhi, come i suoi, si volgono contemporaneamente al qui e all’altrove, all’allora a ora e al poi, ma soprattutto al Noi ed ai Loro – all’identità e all’alterità, che si costruiscono attraverso le narrazioni (mythoi). E proprio il tema della narrazione connette in un unico mosaico tutti i saggi qui presentati, che si presentano come “narrazioni a più voci per una ricerca comune”, e preludono forse alla auspicata, necessaria unità delle scienze umane.
Il proposito condiviso, che apparirà chiaramente a lettore ed è dichiarato nella Introduzione, si può riassumere in poche parole : “come Morin, come Bateson noi siamo convinti che la separazione delle discipline rende incapaci di cogliere ciò che è tessuto insieme. Con questo lavoro collettivo ci proponiamo, con semplicità e modestia, di stimolare un dialogo fra le discipline affinché esse possano scoprire le loro strutture comuni”.