Descrizione
I territori in rapida transizione vengono sottoposti ad una crescente pressione antropica che si esplica nell’acuirsi di problematiche ambientali, tra cui particolare interesse riveste il tema dei rifiuti. Fenomeni difficili da cogliere attraverso gli strumenti interpretativi usuali, vengono plasmati da fattori demografici, sociologici ed economici interconnessi, ma che tratteggiano ancora le peculiarità di regioni in cui sedimentano pratiche e iniziative peculiari, unite a inefficienze diffuse e tecnologie non sempre condivise. Il territorio, nella grana fine delle province, dei distretti, delle municipalità, delle comunità locali, rimane allora l’unità concettuale a cui riferirsi quando si intende analizzare una problematica ambientale così complessa e spazialmente eterogenea. I risultati dell’analisi, in un quadro di progressiva articolazione territoriale, denotano l’utilità dell’esplorazione geografica dei dati quantitativi unita all’approccio sociologico-qualitativo di sintesi. Al di là dei gradienti geografici “banali”, della dibattuta dicotomia nord-sud, delle disparità territoriali osservabili tra costa e interno, tra aree urbane e spazi rurali, il tema dei rifiuti riacquista una dimensione squisitamente geografica: i territori locali parlano, le esperienze e le pratiche di comunità si manifestano, l’interpretazione delle tendenze in corso si complessifica ma al tempo stesso si arricchisce di dimensioni in precedenza trascurate. Sospesi tra sviluppo economico, crisi internazionale e politiche ambientali calate dall’alto, i territori virtuosi portano alla ribalta le loro proposte, originali e così peculiari, ma anche così esemplificative, di un problema che non può essere affrontato e risolto se non integrando il globale con il locale.