Descrizione
Joe Petrosino, il famoso poliziotto italo-americano ucciso a Palermo il 12 marzo del 1909, rappresenta un’icona della legalità entrata a far parte della leggenda per le sue imprese e il suo grande coraggio nell’aver contrastato la mafia, soprannominata Mano Nera negli Stati Uniti, che al tempo si era radicata profondamente nella società nordamericana. Egli fu la prima vittima di mafia come appartenente alle forze dell’ordine.
Questo lavoro è stato elaborato esclusivamente basandosi sulle fonti storico-documentarie riguardanti il caso Petrosino, secondo quanto è deducibile dai documenti custoditi all’Archivio di Stato di Palermo, dai giornali dell’epoca, pubblicati nel capoluogo siciliano.
Il carteggio archivistico contiene migliaia di carte sparse, di cui è stata effettuata un’attenta lettura, che potesse dare un quadro esaustivo della vicenda, quanto più dettagliato possibile.
La ricostruzione della complicata storia è un mosaico le cui tessere sono state collocate dopo un’attenta analisi di tutto quello che erano indizi e prove raccolte nel dossier dagli inquirenti. Il delitto rimase impunito per una serie di circostanze che saranno evidenziate nella presente opera, sempre deducibili da precisi riferimenti contenuti negli articoli e nei documenti archivistici, nonchè con il fondamentale contributo di altre pubblicazioni accreditate sull’argomento, come quelle di Arrigo Petacco e Andrea Volpes, fondamentali come guida per gli ulteriori approfondimenti di questo lavoro. Gli autori, entrambi giornalisti, hanno scritto interessanti pagine sul caso rimasto irrisolto. Anche se non si potrà mai sapere chi furono gli esecutori e i mandanti del terribile delitto, tuttavia questa ulteriore ricerca si prefigge di apportare un contributo significativo sull’intricata vicenda dell’omicidio.