Descrizione
I giochi e gli sport costituiscono un caleidoscopio di esperienze espressive di grande rilevanza sociale, particolarmente significative in un continente come l’Europa che ha generato tanto l’agonismo classico quanto il contemporaneo sport di cittadinanza. Fenomeni che hanno suscitato l’interesse di grandi storici e scienziati sociali, da Johann Huizinga a Marcel Mauss, da Roger Caillois a Norbert Elias. I maestri della sociologia storica, che a metà del XX secolo avevano cominciato a interessarsi allo sport e al suo rapporto con la civilizzazione occidentale, hanno però individuato la presenza di identità culturali differenziate e in qualche caso antagonistiche. Il volume indaga il retroterra culturale e storico-politico dei movimenti sportivi dell’Europa contemporanea. In particolare, analizza gli snodi e le transizioni che scandiscono insieme la stagione della nazionalizzazione e quella della sportivizzazione, fra la fine del XVIII e la metà del XX secolo. Socialità del gioco e politicità dei movimenti rappresentano del resto forme di azione collettiva che nello scenario europeo hanno concorso a produrre l’immaginario della politica e pesino a costruirne gli strumenti organizzativi.