Descrizione
A distanza di anni dalla scomparsa di Vittorio Scifo, il Mago di Tobruk, il suo nome d’arte è ancora famoso, come si trattassi di un personaggio illustre! Quando venne platealmente ucciso nella piazza principale di Niscemi, il periodico ufficiale dei Maghi d’Italia (Cronache del 2000) gli dedicò un numero speciale con la sua foto in copertina e a tutta pagina la dicitura “Un grande lutto per la magia italiana”. Ai funerali parteciparono i maggiori esponenti di questa categoria e alcuni rimasero addirittura per tre giorni a Niscemi in compagnia dei familiari. Lasciava così questo mondo un personaggio discusso che fece parlare di sé l’Italia intera e che riuscì ad attorniasi di celebrità nazionali di primo piano, attratte da quegli occhi color acqua marina. Ai suoi funerali non c’erano Charles Aznavour, Little Tony, Claudia Mori, Marcello Mastroianni, né Gina Lollobrigida, né Claudia Cardinale, per citare solo alcuni dei VIP di cui si circondava nel momento di massimo splendore; così come non c’erano molte persone al seguito, ma tantissime ai bordi delle strade attraversate dal feretro come da un lato a testimoniare la vicinanza alla famiglia e la umana pietà e dell’altro a prenderne le distanze per quella cappa di omertà che rendeva famosa Niscemi, pur inserita nel grave contesto criminale della Sicilia di allora. Ma la tragedia del Mago è solo l’epilogo di un’altra terribile tragedia: la scomparsa -un mese prima – della figlia appena diciannovenne, che non verrà mai più ritrovata.