Descrizione
Ciò che rende la Sicilia una dimora letteraria unica e veramente speciale è il racconto ininterrotto e serrato che i suoi scrittori ne hanno fatto, con maggiore intensità e con una pronuncia sempre più riconoscibile, a partire soprattutto dalla seconda metà dell’Ottocento per arrivare ai nostri giorni. Una realtà di frontiera, a cavallo di culture diverse, che è un crogiuolo di esperienze esistenziali e storiche, è stata proposta, per forza di scrittura, come metafora del mondo attraverso una varietà di voci e di sguardi acuminati e dolenti costituendo una tradizione forte e vitale. Con la metafora del mare d’inchiostro sono riuniti in questo volume, insieme a una mappa introduttiva, sedici saggi che narrano la Sicilia letteraria dal moderno al contemporaneo, che è anche una dimora tra mito e storia, non nel passato riuniti, ma nel presente dove rivivono.
Sfilano così le figure di Ragusa Moleti, De Roberto, Rosso di San Secondo, Pirandello Borgese, Vasari ed è già un merito aver lavorato su scrittori noti e meno noti. La stessa attenzione si palesa negli studi dedicati a Vittorini, Brancati, Sciascia e poi a Piccolo, Russello, Reale. Sono saggi godibilissimi per la sapienza dell’approccio e la freschezza della scrittura.