Descrizione
L’attualità dei problemi posti dalla relazione fra guerra e democrazia, e delle difficoltà che la seconda si trova ad affrontare quando deve interagire con la prima, non possono sfuggire nemmeno al più distratto degli osservatori, pur non trattandosi certo di temi nuovi. Più di quarant’anni fa – quando ancora infuriava il conflitto in Vietnam – un antropologo di Chicago già si interrogava sul rapporto fra regime democratico, servizio militare obbligatorio, e popolarità delle operazioni belliche. Altri studiosi, provenienti dai più diversi ambienti disciplinari, hanno approfondito – prima e dopo di lui – questo e altri temi, tutti aspetti della medesima questione: quali sono i problemi che le democrazie
affrontano quando poste in rapporto con la guerra’ Come è lecito attendersi, anche le democrazie desiderano vincere in guerra. Tuttavia, sono soggette a
vincoli specifici – diversi da quelli propri di autocrazie e non-stati – che ne limitano la libertà di azione. Nello scegliere quali conflitti combattere, come combatterli, e a fianco di chi, le democrazie non possono permettersi di tenere conto, coeteris paribus, soltanto di quale sia la strada migliore per ottenere la vittoria, ma il loro calcolo deve anche subordinarsi – come è ovvio che sia – a criteri di democraticità, in particolare il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche, incluse quelle di stampo militare, e il rispetto della pubblica opinione.