Descrizione
Ripercorrendo in prospettiva storico-evolutiva il rapporto intercorrente fra teatro e sociologia, questo volume rappresenta un tentativo di sistemazione degli approcci relativi alle fondamentali diramazioni di questa relazione. Partendo dal presupposto che la lettura delle microstrutture teatrali non può prescindere dall’ambiente sociale in cui queste hanno avuto origine, si è cercato di analizzare il fenomeno teatrale come processo che si differenzia secondo percorsi che riflettono i mutamenti sociali dei contesti in cui esso si manifesta. Il teatro, infatti, non è altro che la riproduzione degli elementi dell’animo collettivo del tempo i cui meccanismi si sono formati lentamente in dialettica con processi collettivi reali.
La chiave interpretativa proposta isola, attraverso osservazioni critiche mirate, due approcci al profilo tematico: il primo riconducibile alla prospettiva sociologica in cui il teatro col suo grande potere evocativo, penetrando nei retroscena della realtà sociale, individua i meccanismi collettivi latenti che sono alla base dei cambiamenti degli aggregati sociali; il secondo, invece, incardinandosi nell’ambito della prospettiva drammaturgica, utilizza l’universo della rappresentazione teatrale come modello d’analisi per indagare certe matrici del comportamento umano.
In questa cornice di referenza, si offre al lettore una visione del teatro come fenomeno che consentendo di prendere consapevolezza delle convulsioni che lacerano la vita sociale, diviene al tempo stesso strumento di ricerca personale che mette l’uomo al centro del palcoscenico dell’esistenza.