Descrizione
Una nuova edizione di un volume stampato la prima volta nel 1993, ma che si può dire si presenta come un’opera nuova perché arricchita di ben ventidur nuovi saggi. Boccaccio e Verga per la narrativa, Battaglia, Spitzer, Auerbach e Bachtin per la critica, sono i modelli, i numi tutelari di questo volume in cui l’autore riunisce saggi e articoli, scritti o detti per occasioni diverse, di una militanza critica che si produce e agisce in forme e luoghi originali (nella perdurante convinzione che oggi la vera critica militante si fa componendo libri), mantenendone volutamente il carattere di “interventi” non solo nella scrittura di ricca e inventiva discorsività, ma soprattutto nella particolare ottica che unisce l’attenzione all’attualità di un’opera o di un problema con la memoria storica che li rimedita nel tempo: l’occhio (lo sguardo sul presente) e la memoria (anche come valutazione storiografica) nel pervenire al giudizio si avvalgono sempre infatti della interpretazione testuale.
Nella prima parte del volume, Il senso della letteratura, l’autore si sofferma su alcuni problemi che in parte potrebbero dirsi come un tempo di metodo critico; nella seconda parte sono riuniti gli Interventi che molto si esercitano sul piano della contemporaneità (da Gatto a Cattafi, da Buttitta a Piccolo, da Joppolo a Fiore, da Sciascia a Bonaviri, da Bufalino a Malerba, da Consolo a Rugarli e altri, con un capitolo su “Lo stile del Sud”) ma in primo luogo si svolgono su De Roberto e Pirandello, D’Annunzio, Alvaro e Brancati.