Descrizione
Eiga raccoglie 111 scritti intorno al cinema. Ma non è un sistema, non vuole e non riesce a esserlo. Ogni singolo testo resta occasionale, vive del momento in cui è stato pensato, immaginato e condiviso. Un evento politico, l’abbrutimento mediatico della guerra in Iraq o della cronaca televisiva quotidiana segnano la scrittura problematica e provvisoria di una critica coinvolta, scortese e polemica.
“Essere un critico significa farti irretire dalla storia, farti catturare senza scuse, senza scudi, senza barriere di sorta. Perché la prima risorsa della critica è la sincerità. E anche l’ultima. L’atto della critica si apre e si chiude nella sincerità, altrimenti non è, non esiste. Oppure è un’altra cosa. Senza sincerità la critica è il gioco del belletto, dell’adulazione di sé nell’altro; è amore per la propria scrittura su un tema che non interessa più o che forse non è non è mai interessato. Senza sincerità la critica è come Narciso davanti allo specchio d’acqua”.