Descrizione
Pubblicati per la prima volta tra il 1877 e il 1903, in gran parte dispersi su periodici dell’epoca e ignoti ai lettori odierni, i testi ospitati in questo volume rappresentano il versante meno esplorato della produzione letteraria di Domenico Ciampoli. Sia che restituiscano frammenti di vita antica affiorati nel corso di passeggiate tra le rovine di Alba Fucens e di Pompei, sia che ritraggano con pennellate carezzevoli distese marine e lacustri, o che raffigurino con sciabolate di colore forte e denso paesaggi montani dove si consumano inquietanti avventure dello sguardo, gli scritti d’occasione qui antologizzati registrano insolite esperienze conoscitive ed emotive in pagine spesso vivificate dai timbri genuini dell’effusione autobiografica. Sono testi che, ad eccezione del saggio su Zola, posto in appendice, compongono una serie di corrispondenze giornalistiche spedite da luoghi in cui lo scrittore abruzzese risiedeva o dove si recava appositamente come “inviato speciale”. A reportages occupati dalla descrizione di vetuste città dissepolte e a cronache di escursioni turistiche sul lago di Como, sulla costa salernitana, sull’Etna, si affiancano articoli dedicati a eventi culturali di rilievo, come quelli a cui Palermo e Sassari offrono sfondi ariosi, smaglianti di vivide screziature cromatiche. Non mancano quadri d’ambiente di intensa resa pittorica e studi di paesaggio dominati dal gusto di assaporare a fondo le impressioni suscitate dell’ammaliante spettacolo di forme, luci, colori allestito dalla natura.