Descrizione
Sulla base di una lunga documentazione il libro vuole ripercorrere le tappe e il significato che strutture e sistemi educativi hanno rivestito nel tempo, le posizioni di quanti li hanno ideati, di chi li ha sperimentati, voluti, imposti, ma anche lottati o subiti.
Lo scenario si apre sul Meridione borbonico in quel delicato momento di passaggio che da un lato segna il declino di antiche procedure educative e dall’altro esplora bagagli tecnico-cognitivi adatti a nuovi ruoli, rivelando significative convergenze e sottolineando le stridenti discordanze che caratterizzano le ipotesi di una società in transito, fra passato e presente.
La disamina della costante proposizione di progetti e modelli, l’analisi delle norme e dei comportamenti ortodossi o trasgressivi di chi nelle strutture formative visse e agì, si incrocia con lo studio delle trasformazioni sottolineando le difficoltà del potere di fronte ad una società incerta tra vecchi schemi e nuove istanze. le sostanziali coincidenze con il clima del tempo rispecchiano i termini di un intenso dibattito, vivo e presente in un Meridione impegnato a ridefinire il proprio ruolo di stato moderno, ma pronto a recepire gli echi europei e vivacemente attento ai cambiamenti coevi, in quel Sud nel quale politica scolastica e percorsi formativi risultano strettamente legati alle dinamiche sociali ed alle consonanze economiche e politiche.