Descrizione
Le ricerche prodotte in questi ultimi anni hanno dimostrato che molte delle cause che tradizionalmente sono invocate per spiegare il perché una persona sia spinta ad utilizzare droga ha retto al controllo empirico. Questa condizione può essere riassunta nella seguente espressione: Oggi non si può più parlare di una storia del tossicodipendente ma di tante storie di tossicodipendenti. Con questa indagine si è tentato di spostare l’asse della riflessione verso il sociale e l’esistenziale piuttosto che nella tradizionale direzione del “sanitario-giuridico” andando, quindi, a considerare i consumatori di eroina come delle persone diverse, perciò “normali”, e non come dei delinquenti o dei malati. Per tale motivo si è privilegiata una visione antropologica, valorizzando quindi un punto di vista culturale sul fenomeno, senza però rinunciare allo spazio della multidisciplinarità indispensabile per creare un luogo della riflessione finalizzato alla costruzione di un approccio più aperto ed esaustivo. In altri termini si è cercato di non leggere i comportamenti dei consumatori come il prodotto di una devianza intesa in termini di mancanza, bensì lo sforzo è stato quello di comprendere se il loro fare potesse riferirsi, o meno, ad una predisposizione alla traduzione dell’esperienza entro uno spazio di accettazione.