Descrizione
Parafrasando titoli di vecchie canzoni e con una scrittura agile che ne fa un testo che può indifferentemente andare in mano al semplice appassionato di musica come anche all’addetto ai lavori, Ho un sassolino nella scarpa. “Leggerezze” e “pesantezze” tra suoni e visioni propone un viaggio ideale dalla canzone al repertorio culto, dal melodramma alla danza attraverso una serie di brevi saggi che tentano di rintracciare gli elementi più “leggeri” dei più paludati repertori classici e i tratti di più forte interesse (sia musicale che sociologico) all’interno della produzione commerciale. Il titolo, rubato a una vecchia canzone, così come i titoletti dei singoli capitoli (“In mezzo a quelle rose”, “Prego, vuol ballare con me'”, “Dolci baci e languide carezze”, “Tu, musica divina”), rimandano a precise sensazione: il sassolino nella scarpa è tutto ciò che pressantemente si sente l’esigenza di dire, stimolati ora da un semplice ascolto, ora, come nel caso del volume in questione, dalle amichevoli pressioni degli studenti per i quali, in prima istanza, questi interventi sono nati.