Descrizione
Caravaggio alloggiò in Sicilia nell’ottobre del 1608 rimanendovi per gran parte dell’anno successivo. Con il 2008 inizia quindi il IV Centenario di questo importante avvenimento culturale.
Questo libro fa luce sul soggiorno siciliano di Caravaggio, periodo mai sufficientemente approfondito, nel quale invece il pittore lombardo ha prodotto non poche opere di pittura per committenti privati e quattro grandi pale d’altare destinate a chiese di Siracusa, Messina e Palermo, città nelle quali ha soggiornato. Opere spesso frettolosamente e banalmente descritte sulle basi di evidenze figurative che conducono a fraintendimenti ed a contraddizioni. Eppure le opere siciliane svelano la condizione creativa ideale nella quale si è trovato il pittore, ossia quella di non subire suo malgrado condizionamenti determinanti da parte della committenza. Un periodo cioè dove ha potuto esprimere tutto il valore del suo genio in una assoluta libertà creativa che gli ha consentito di produrre tangibili testimonianze della sua cultura e della sua arte.
Queste condizioni ideali hanno quindi favorito l’altissima qualità delle sue opere, che venivano a confrontarsi in Sicilia con un contesto artistico culturale legato ancora alla cosiddetta “Maniera” e quindi arretrata di quasi un secolo rispetto al resto dall’Italia e all’Europa dove la pittura di Caravaggio era già considerata, più che innovativa proprio rivoluzionaria. è importante infatti la lettura dei profondi significati simbolici, già rilevati nelle precedenti opere, e presenti anche in quelle siciliane insieme ad altrettanti inequivocabili riferimenti alla cultura dell’Isola. Caravaggio, condannato per omicidio alla decapitazione, durante il suo soggiorno siciliano era in attesa del perdono da parte del papa e le sue opere, più o meno esplicitamente, alludono alla morte, ma anche ad una resurrezione o “rinascita”.
Anche il soggiorno siciliano, pur avendo avuto la durata di quasi un anno, è stato sempre sminuito a poco più che una citazione.
Questo libro è il risultato di ricerche d’archivio e studi durati alcuni anni, con il ritrovamento di documenti inediti che si sono rivelati essenziali per ricostruire questo ultimo periodo della vita di Caravaggio. Ricostruiti i luoghi e l’ambiente culturale nel quale il pittore ha vissuto e operato. Ricostruito il percorso nell’Isola, scoprendo, tra l’altro, un determinante soggiorno a Caltagirone dove Caravaggio sarebbe entrato in relazione con la maggiore autorità ecclesiastica siciliana.
Questo personaggio, frà Bonaventura Secusio, arcivescovo di Messina, grande diplomatico e consigliere del re Filippo II di Spagna, gli avrebbe garantito, durante il soggiorno siciliano le principali committenze, assieme alla protezione ed alla serenità necessarie per poter eseguire le sue opere.