Descrizione
Dalla Fuga dai Piombi di Casanova alle Lettere dal carcere di Gramsci, dalla carcerazione politica di Pellico a quella omofobica di Wilde, dalle carceri dell’Inquisizione ai lager nazisti, dal manicomio di Tasso e Campana al confino di Pavese e Ginzburg, dalla prigione “familiare” di Leopardi alle “stanze della tortura” di Pirandello, dalle invenzioni di Buzzati e Bufalino all’esperienza di Goliarda Sapienza fino alle monacazioni forzate: cinque secoli di letteratura italiana ed europea scorrono in questo volume, che raccoglie gli Atti del Convegno internazionale di studi su Carceri vere e d’invenzione dal tardo Cinquecento al Novecento, tenutosi a Ragusa e Comiso dal 14 al 16 novembre 2007. Sulla scorta delle memorabili intuizioni di Foucault, e con il contributo di insigni studiosi e giovani ricercatori, in tre giorni di lavori intensi le varie forme della reclusione sono state analizzate con inedita e affascinante profondità.
Il carcere, reale o metaforico, ha dato vita a rappresentazioni letterarie di grande interesse, in testi originati dalla prigionia di scrittori di professione e di memorialisti passati alla storia della letteratura, o in opere di pura fiction, nelle quali la dimensione della reclusione ha assunto forte valore esistenziale o conoscitivo. In questo volume si pubblicano gli Atti del Convegno internazionale di studi su Carceri vere e d’invenzione dal tardo Cinquecento al Novecento, tenutosi a Ragusa e Comiso dal 14 al 16 novembre 2007, nel quale, sulla scorta delle memorabili intuizioni di Foucault, l’analisi si è estesa a forme non meno angosciose di reclusione come il manicomio o la monacazione forzata. Con il contributo di insigni studiosi e giovani ricercatori di letteratura italiana (ma anche di filologi romanzi, francesisti, anglisti e ispanisti), in tre giorni di lavori intensi si è tracciato un bilancio delle forme assunte dalle figure della reclusione nel patrimonio letterario europeo.