Descrizione
Di fronte a una situazione politica che si va trasformando in modo veloce e complesso, si ravviva il dibattito sull’utilità della contrapposizione destra-sinistra per una adeguata interpretazione degli atteggiamenti politici. Ma se gli studiosi cominciano a preoccuparsi più che in passato dell’attualità di tale contrapposizione, cercando nuove dimensioni concettuali lungo le quali definire l’identificazione politica, altrettanto non avviene per le questioni metodologiche legate alla rilevazione empirica della collocazione lungo l’asse sinistra-destra. Lo studio prende quindi le mosse dall’idea che la divisione destra-sinistra sia in effetti oscurata, o forse anche costruita in parte, dalle forme di rilevazione delle diverse opzioni politiche. Attraverso una ricerca empirica, si cerca non solo dare risposta a dubbi sulla vitalità della contrapposizione; ma soprattutto si affronta una rivisitazione degli strumenti con cui si vuole rilevare la dimensione stessa per capire se e quanto l’atteggiamento politico dichiarato possa essere una reificazione delle tecniche adottate per la sua rilevazione; se cioè la configurazione di “destra” o di “sinistra” sia più effetto delle tecniche che di reali convinzioni personali.