Descrizione
Oggi, nella scuola italiana, il bullismo si caratterizza etnicamente? Quali sono le sue principali espressioni? Chi è la vittima e chi è il carnefice? A questi e ad altri interrogativi un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste cerca di rispondere attraverso i risultati di un’articolata indagine sociologica quali-quantitativa. Con uno sguardo rivolto alle concrete dinamiche interne al mondo della scuola, il libro, nato nell’ambito del progetto europeo Children’s Voices: Exploring interethnic violence and Children’s Rights in the School Environment, propone un’analisi delle relazioni che intercorrono tra gli studenti delle scuole elementari e superiori che quotidianamente si confrontano con la diversità legata alle appartenenze etniche (colore della pelle, lingua, religione, usi e costumi ecc.). Con questo intento sono state ascoltate le voci degli studenti, dei docenti e dei tecnici ai quali è affidato il compito di organizzare e gestire la qualità della vita scolastica.
Il volume raccoglie i risultati della ricerca svolta in Italia e un quadro sintetico di quanto emerso dai contesti scolastici analizzati dagli altri partner del progetto (Università del Litorale di Capodistria, Università Europea di Cipro, Università South Bank di Londra, Università di Trieste, Università di Vienna).
In una scuola sempre più multietnica conoscere il lessico della diversità è uno dei punti di partenza per costruire una società più rispettosa delle differenze. Il quadro che emerge è incoraggiante: tra luci e ombre le voci dei bambini ci raccontano di una scuola impegnata a cogliere le sfide del cambiamento e a supportare la crescita dei giovani studenti, nonostante la presenza di comportamenti violenti ed episodi di bullismo.