Descrizione
Articolata lungo gli assi portanti dei macrogeneri televisivi per il pubblico adulto, la rubrica della TV dei ragazzi della RAI ha costituito un fiore all’occhiello della televisione pubblica; un modello “pedagogico” che ha raggiunto livelli significativi di creatività, impegno e spettacolarità. Nel ripercorrere le tappe salienti di un esperienza tele- educativa di successo, il testo propone un itinerario di approfondimento sulle dinamiche di influenza culturale, politica e ideologica che ne hanno determinato, in ultima analisi, l’ascesa e il declino.
A seguito della Riforma del sistema radiotelevisivo del 1975, la programmazione per ragazzi – declinandosi prevalentemente sul versante dell’evasione e investendo sulla fiction di importazione estera – perde le proprie originarie coordinate di riferimento pedagogico e si frastaglia in un più ampio arcipelago di programmi commerciali con scarso valore educativo. Una tendenza a cui la RAI ha cercato di far fronte, in tempi più recenti, rivalutando proprio quella “vocazione pedagogica” che ne aveva qualificato il ruolo di servizio pubblico televisivo.