Descrizione
“Di chi è figlio Saba?” Perché tutti in arte come nella vita siamo figli di qualcuno”. È una delle prime domande di Storia e cronistoria del Canzoniere. Il primo enigma che trova una soluzione nelle pagine di un altro Canzoniere. Quello petrarchesco, che ha segnato e accompagnato Saba fino al tentativo di sincronizzarsi con la cultura europea. Fino a quando non peserà su Lina la sorte “materna” che era toccata a Laura, l’enigma di una sua Scorciatoia. Subito dopo il triestino è pronto ad allontanarsi da Petrarca. Col sostegno di Freud, egli tenterà un edipico atto sacrificale per eliminare simbolicamente il primigenio padre poetico, dal quale eredita, per il suo Canzoniere, il fatale totem onomastico. Ma da Petrarca il poeta infine riparte per ridisegnare, tra esitazioni, ripensamenti e dissimulazioni, nuove trafile genealogiche per la propria poesia, già costituzionalmente esposta alle potenzialità plurinazionali della cultura triestina. In questo quadro, il presente studio si caratterizza per la ricostruzione di inedite trafile intertestuali e di inesplorate parentele sabiane con vecchi e nuovi interlocutori come Petrarca, Heine, Nietzsche, Shakespeare e Goethe. Su questo asse scandito dalle linee di forza della grande letteratura europea si pongono in- fine le esperienze apparentemente isolate di Penna e Comisso che anticipano l’apparizione imprevista di Cocteau, “l’inventore di scorciatoie” che offre a Saba una delle più suggestive e originali chiavi simboliche per la sua ultima poesia e per l’Ernesto.