Descrizione
L’idea di una facoltà del linguaggio universale ma legata alla cognitività non linguistica è il nucleo intorno al quale ruota questo lavoro. La rappresentazione dello spazio fornisce la chiave teorica con cui viene messo in questione l’universalismo alla Chomsky. Il modo in cui le rappresentazioni non linguistiche dello spazio vincolano e guidano l’acquisizione dei termini per dire lo spazio è un esempio di come gli universali delle lingue siano cognitivi più che specificamente linguistici. Il ruolo della spazialità nell’acquisizione del linguaggio è analizzato attraverso la discussione di un numero considerevole di studi sperimentali condotti su bambini nella fase prelinguistica, su soggetti adulti normali e su individui con sindrome di Williams.