Descrizione
Case occupate, sale concerti, “spazi non conformi”: luoghi dove far politica, volontariato e praticare il “fascismo sociale” all’insegna di un’ibridazione simbolica che vede coesistere Mussolini e Che Guevara, Ezra Pound e Rino Gaetano, Julius Evola e Corto Maltese. Luoghi anche di auto-riconoscimento subculturale fatto di pub, letture selezionate, rock identitario, ma soprattutto opposizione ad un’estrema destra partitica descritta come autoreferenziale e stantia. È così che si presenta CasaPound Italia all’interno e all’esterno del proprio universo sociale e valoriale.
Attraverso un’inedita retorica del “Fascismo del Terzo Millennio”, CasaPound legge l’attuale crisi economica, politica e di partecipazione attraverso forme di attivismo deliberatamente alternative rispetto alla mobilitazione politica tradizionale della propria area. Categorie ideologiche ispirate al fascismo storico e rivitalizzate attraverso un connubio di idea-azione a cui non è estraneo l’uso della violenza hanno permesso al gruppo di far breccia tra le generazioni dei più giovani e le categorie sociali più colpite dalla crisi economica.
Questo volume analizza i percorsi di militanza, l’attivismo politico e le forme di mobilitazione di CasaPound Italia, ricostruendone le radici ideologiche e gli orizzonti valoriali, approfondendo il progetto identitario subculturale e discutendone le strategie politiche a livello nazionale ed europeo. Un lavoro attento nato da interviste, conversazioni, partecipazione a riti collettivi, manifestazioni politiche del gruppo, che costituisce un contributo alla comprensione della natura politica dei nuovi fenomeni di coinvolgimento al tempo della crisi.