Descrizione
Il testo letterario si configura quale spazio privilegiato per una metariflessione sulla cognizione, intesa come forma di sua rappresentazione immaginale. Affidata a figurazioni di parola, consente di portare alla luce dinamiche cognitive della relazione fra individuo e ambiente. Nel caso specifico dell’opera di Goethe appare particolarmente fruttuosa un’indagine delle figurazioni di parola rappresentative del suo sistema gnoseologico elaborato nel corso dell’intera esistenza. Dal suo complesso sistema si irradiano frammenti di una differenziata teoria esemplificata da figure cardine della sua opera: Proserpina si rivela quale figurazione della parola come coscienza, ottenuta grazie all’esaltazione della dimensione narrativa del linguaggio; Ifigenia appare come personificazione della parola dell’azione, attraverso le funzioni patemiche del verbale; Euforione assurge a figurazione della parola dell’essenza, la parola creativa, che tutto in sè racchiude e potenzia.