Descrizione
Questo volume è il prodotto di una ricerca interdisciplinare sui processi migratori. Nei saggi che contiene, diversi approcci, che fanno riferimento all’antropologia culturale, all’economia politica, alla filosofia, alla linguistica, alla sociologia e alla storia contemporanea, propongono fondamenti teorici e risultati empirici che consentono di riflettere sul significato dell’invisibilità degli immigrati e sulle forme in cui la loro partecipazione sociale diventa (o può diventare) visibile. In questi saggi, vengono presentati alcuni tra gli ambiti di ricerca più importanti nell’analisi dell’inclusione sociale degli immigrati. Anzitutto, vengono evidenziati i limiti del relativismo, che fonda le politiche multiculturaliste di inclusione, e le possibilità di successo dell’universalismo, che fonda la rivendicazione dei loro diritti. Vengono poi affrontati, attraverso l’analisi di dati generali e di casi specifici, gli aspetti più importanti dell’inclusione sociale degli immigrati: i diritti di cittadinanza dei bambini, le carriere scolastiche, l’inserimento lavorativo, le cure mediche, l’inclusione nello spazio urbano. Da ultimo, viene presentato il caso dell’emigrazione italiana in Belgio, per evidenziare come i problemi vissuti oggi dagli immigrati in Italia siano analoghi a quelli vissuti in un recente passato dagli italiani emigrati all’estero. Nel complesso, il volume propone spunti importanti per una riflessione sulla formulazione di politiche, l’emanazione di leggi e l’erogazione di servizi che possano rendere visibile la partecipazione attiva degli immigrati alla vita sociale.