Descrizione
Conservare ciò che muta per trasmettere al futuro la materia vegetale del giardino storico sembra quasi un’aporia. Eppure tutta la materia, anche quella vegetale, è archivio vivente della cultura degli uomini e delle società, dunque deve essere salvaguardata. Questo libro è soprattutto documento e testimonianza dell’elaborazione di un progetto complesso e controverso per il Giardino Bellini, giardino pubblico e storico della città, che ha messo insieme molte e diverse competenze, producendo grande ricchezza di risultati negli ambiti disciplinari coinvolti. Il significativo ruolo che il Giardino Bellini riveste nella comunità cittadina, la complessità del percorso progettuale, nonché la rilevanza delle suggestioni derivanti dal dibattito contemporaneo sul rapporto tra restauro-città-architetture vegetali, hanno suggerito di documentare gli esiti di tale esperienza, illustrando la metodologia relativa agli interventi di conservazione, restauro e innovazione, il processo di lettura della storia del sito, le soluzioni progettuali.