Descrizione
A Francesco Lanza accadde di concentrare, nella sua inquieta e breve parabola d’uomo e di scrittore, temi e linguaggi diversi e contraddittori, e tuttavia legati all’isola e al sua arido e severo “centro” contadino, di volta in volta vissuto come grembo ospitale o come “trappola” mortale, come nido di ottusa feroca o viceversa come tempio dell’idillio populistico.