Descrizione
A lungo l’opera di Carlo Levi è stata oggetto di letture limitanti. L’immediata fortuna di cui ha goduto il romanzo confinario, Cristo si è fermato a Eboli, ha determinato paradossalmente una valutazione unidimensionale di questo scrittore ricco e poliedrico, ritenuto a torto un auctor unius libri. Ben prima del Cristo egli aveva composto tre fondamentali opere teoriche, le note dedicate al ritratto (1935), Paura della libertà (1939-40) e Paura della pittura (1942). Lo studio delle opere teoriche a partire dalle note dedicate al ritratto, vergate in carcere nel 1935 e riprese nel 1968, permette di ripercorrere l’intera opera del torinese, i suoi romanzi maggiori, il Cristo, L’Orologio e Paura della libertà, e testi meno noti che meritano di essere riscoperti, come il libro fotografico Un volto che ci somiglia. Ritratto dell’Italia, i reportages di viaggio e l’ultimo, magmatico Quaderno a cancelli.