Descrizione
La “città dell’elefante”, madìnat al-fil come un tempo era chiamata dagli arabi Catania è divenuta a partire dagli anni Settanta terra di approdo, transito e residenza per numerosi immigrati. Il volume, che è frutto di un lavoro di riflessione e ricerca avviato in seno al Centro di ricerca finalizzato Braudel dell’Università di Catania indaga proprio questa realtà osservando l’evoluzione e la specificità di un contesto locale. Introdotto da un’analisi generale del fenomeno nella città e da un quadro sulla legislazione italiana in materia, il volume propone uno sguardo ampio e articolato investendo sia la dimensione culturale, sia la sfera del mercato del lavoro. Tematiche diverse, come la rappresentazione sulla stampa, l’uso del velo islamico, la clandestinità e il lavoro irregolare, coniugate dall’interrogativo imprescindibile sul riconoscimento culturale, giuridico e sociale dell’immigrato.