Descrizione
Il volume che Vittorio Caratozzolo propone all’attenzione del lettore contiene due saggi: il primo «Le dolci ansie della nuova stagione», edito nel 1998, affronta il tema della vicenda di Giovanni Drogo, scandagliando il testo in alcuni dei suoi passaggi più significativi, per porre in evidenza come il cammino del protagonista, nel gravoso intento di prepararsi ad affrontare il nemico, comporti a un tempo il raggiungimento della consapevolezza di sé e l’“omologazione degli opposti”. […] Può risultare interessante soffermarsi sul concetto di coincidentia oppositorum, cui Caratozzolo fa riferimento nel suo primo scritto, poiché su tale figura del pensiero Oriente e Occidente sembrano trovarsi in una certa qual sintonia. Ne Il deserto dei Tartari gli opposti paiono all’autore del saggio rappresentati dal “nemico empirico”, cioè i Soldati del nord, da quello mitico, i Tartari, dal “nemico interno” ovvero le proprie emozioni e passioni, dal “nemico biologico”, la morte. […] In questa che si può considerare una moderna iniziazione al mistero della vita si percepisce l’eco di un approccio mistico al problema dell’autocoscienza, in cui convergono suggestioni derivanti dal pensiero della mistica medievale e di Cusano, ed altre provenienti dalla meditazione orientale, dalle Upanishad allo Yoga. […] l’opera di Buzzati pare cogliere d’istinto echi e suggestioni di quella sensibilità artistica europea che è più attenta al travaglio del vivere, […] al pensiero della morte intesa come termine capace di dare senso alla vita.
Rosanna Frediani