Descrizione
Gorgia da Leontinoi non sfuggì alle accuse di ciarlataneria e immoralità, rivolte in generale dagli intellettuali del V sec. a. C. (storici, filosofi, letterati) all’indirizzo dei sofisti. Considerato, nella migliore delle ipotesi, soltanto un retore e non un filosofo, e, nella peggiore, un pericoloso giocoliere della parola, Gorgia fu invece un pensatore di altissimo spessore e un sottile indagatore dell’animo umano. Al Convegno di studi che abbiamo voluto dedicargli nella sua terra natìa a 2.500 anni dalla sua nascita, sotto il patrocinio del Comune di Carlentini e della sezione di Catania della Società filosofica italiana, hanno preso parte studiosi di diversa nazionalità e area disciplinare, i quali hanno voluto con i loro contributi ricordarnel’insegnamento e metterne in luce gli aspetti innovatori e le eredità in vari campi dello scibile umano: dal diritto alla poesia, dalla retorica alla logica, dalla politica alla filosofia del linguaggio. Le dodici relazioni che qui vengono pubblicate scandagliano gli aspetti più discussi e cruciali del pensiero gorgiano, quale ci viene restituito dai frammenti superstiti delle sue opere maggiori – dal Perì toumêontosagli scritti epidittici (Elena e Palamede) – e dalle numerose testimonianze che lo riguardano – a cominciare da quelle platoniche e sestane –, dandoci così la possibilità di ritornare a discutere di un pensatore che merita senza alcun dubbio di essere rivalutato e ricollocato tra i maggiori filosofi dell’epoca antica.