Descrizione
Il positivismo ottocentesco aveva finito per mettere in crisi la filosofia. Se bisogna solo descrivere il mondo, e per questo ci sono già le scienze come la fisica, o la chimica, non si capisce che ruolo possa avere una filosofia qualsiasi se non quello, al massimo, di fornire una storia o di avventurarsi in teorie plausibili ma non dimostrabili. Un sentiero accidentato dove continuamente rischiava di essere messa fuori gioco. Gli illuminismi radicali e ben radicati dall’illuminismo in poi, rischiavano (e rischiano) di favorire filosofie dell’impotenza e della disfatta. Una scusa dotta per non avventurarsi di fatto in nessun percorso conoscitivo. La reazione a questo clima di esaltazione della ‘natura’ fu, in nome della ‘coscienza’ soprattutto, lo spiritualismo. Gli interventi di Victor Cousin proposti in questa edizione (introdotti da uno scritto di Schelling sulla sua filosofia, eseguiti da una lettera indirizzatagli da Alessandro Manzoni) sono stati pubblicati sulla Revue des Deux Monde, una delle più prestigiose riviste francesi, fondata nel 1829 e ancora in attività. Un laboratorio umanistico che ha coinvolto tra gli altri Alexandre Dumas, Honoré de Balzac, Charles Baudelaire e Victor Hugo.