Descrizione
Il 1991 è stato l’anno che ha segnato la caduta del comunismo in Albania. Quell’evento ha avviato una vera e propria “mutazione” nella società albanese, tanto che molti si chiedono se esistano ancora dei valori, e quale futuro si prospetti per il popolo albanese. Lo studio di quello che il popolo albanese ha subito durante il comunismo e dopo la sua caduta è stato affrontato da studiosi sia stranieri sia albanesi, ma questi ultimi hanno affrontato l’argomento in una prospettiva essenzialmente ideologica, che rischia di inficiare le loro analisi, per lo più non basate su ricerche “sul campo” ma semplicemente su dati statistici raccolti da ONG straniere operanti in Albania. Lo scopo che l’autore si prefigge in questo libro è quello di portare alla luce gli aspetti legati alle problematiche socio-antropologiche della “invenzione” dell’Uomo Nuovo albanese nel periodo comunista, e di verificare attraverso un’indagine empirica sul campo – la persistenza anche nella fase di transizione di modelli comportamentali riconducibili a quell’ideale.