Descrizione
La moda è un circolo virtuoso, un vortice che va oltre l’apparente connotazione negativa di frivolezza ed edonismo. Lo studio affrontato ricostruisce un’immagine della moda profondamente ancorata alla struttura della società e ai suoi mutamenti. La ricerca delle nuove fogge deve essere letta come un fenomeno sociale, un “biglietto da visita” che consente alla persona di rappresentare il proprio modo di essere. La moda, per secoli, si è imposta alle masse in maniera conflittuale, simbolo di imitazione o metafora di differenziazione dal gruppo sociale predominante: l’abito rispecchia l’identità di chi lo indossa e, attraverso il gioco, alleggerisce il discorso sul tema più complesso della coscienza umana. Lo stilista cerca di realizzare le sue creazioni indipendentemente dall’ambiente che lo circonda ma, per riuscire nell’obiettivo, dovrà accettare le regole del sistema: questa è l’unica via per discostarsene e conquistare il target prestabilito. Giornali, cinema, televisione e internet acquistano, in quest’ottica, un’importanza strategica per consentire alla donna di immedesimarsi con l’ideale femminile che l’indumento veicola. Scegliere un abito è come indossare una maschera che esprime una delle innumerevoli sfaccettature dell’essere, poiché l’indumento, così come il comportamento dell’individuo, deve mostrarsi pertinente al contesto e alla situazione vissuta.