Descrizione
Il centrodestra italiano ha fallito la prova del governo. Negli ultimi vent’anni la destra berlusconiana ha dimostrato straordinarie capacità nella creazione del consenso e nello sviluppo di una comunicazione efficace, ma è stata, per vari motivi, totalmente incapace di affrontare le riforme profonde che servivano al Paese. Oggi il centrodestra appare diviso, consumato dai livori personali, frammentato in troppi partiti, sfibrato elettoralmente e, soprattutto, incapace di proporre una visione di lungo periodo agli italiani. Il rischio è quello di cadere nel vortice del populismo, del nazionalismo, del pressappochismo e di non sapere rinnovare una classe dirigente fallimentare attraverso sistemi competitivi. Una destra, dunque, prigioniera di sè stessa e di un demiurgo politico che ancora regge nell’urna, ma che si avvia al tramonto. Gli autori partono da uno scenario difficile ed un percorso pieno di errori per immaginare una destra diversa: dinamica e democratica, riformatrice delle istituzioni, aperta al mercato e alla concorrenza, europea e globale. Una destra che sappia cogliere nuove sfide intellettuali e diversi metodi politici. Un libro per tornare a pensare e per una destra che sappia governare le sfide della globalizzazione.