Descrizione
Questo libro prende spunto dal pensiero di Ferdinand de Saussure, fondatore della linguistica moderna, e di George Herbert Mead, filosofo e psicologo sociale, esponente di spicco del pragmatismo americano classico. In esso l’autore propone un inedito percorso cronologico nel pensiero di Saussure, che abbraccia i venti anni del suo insegnamento ginevrino, e riconsidera testi poco noti ai non specialisti, ma fondamentali nell’architettura della linguistica saussuriana. Di Mead viene proposta un’altrettanto inedita considerazione di tipo semiotico, che mostra come la sua psicologia sociale possa essere intesa come una vera e propria teoria del segno e della comunicazione. A partire da questi due pensatori, l’autore delinea una vera e propria teoria delle istituzioni che parte da una considerazione sociale e linguistica della mente umana e pone in primo piano il legame tra prassi, linguaggio e cognizione come nesso fondativo della filosofia della mente. Il volume è corredato da alcuni testi di Mead e Saussure, la maggior parte dei quali finora inediti in lingua italiana e tradotti e commentati per l’occasione.