Descrizione
Il mondo tecnologicamente in evoluzione, inquieta la tendenza egemonica dell’uomo, con il pericolo di attentare alla vita e con la paura di essere dominato dalle macchine.
Ne è esempio illustre Prometeo, che ruba il fuoco agli dà per donarlo agli uomini. In questo mito si inseguono i sentimenti più disparati, che caratterizzano la nostra attualità storica, colorandosi di entità etico-sociali, a tal punto da relegare al secondo posto l’uomo protagonista.
Questa constatazione favorisce una domanda, l’uomo non è più al centro in quanto privo di vitalità metafisica o è necessario considerarlo una naturale scaturigine di una modernizzazione superficiale?
Il cibermondo, captando le trasformazioni tecnologiche e le novità scientifiche, costituisce il prefazio di un matrimonio virtuale tra l’uomo e la macchina.
Se diffondere un quid agli altri, seduce la natura, ospitare invece nell’intelligenza ciò che viene trasmesso, va in mistica compagnia con la cultura.