Descrizione
Ragion di stato e teorie di governo presenta un contributo ricostruttivo dello Stato moderno nell’affermarsi della Sovranità. L’opera, sviluppando un palinsesto storico-politico, muove dalla fine del periodo medioevale al sorgere dei grandi Stati nazionali e alla contrapposizione con i principati tedeschi durante la guerra dei Trent’anni. Emerge, dai concetti di Auctoritas e di Potere, l’individuazione delle basi dell’Assolutismo, non tralasciando aspetti culturali dell’Umanesimo, né apporti delle componenti spirituali del tempo. Ampi spazi di analisi sono dedicati alla Riforma, alle concezioni utopiche di Campanella e Moro, alla Controriforma nel secolo imperiale di Carlo V e alle convinzioni filosofiche durante la Gloriosa rivoluzione di Olivier Cromwell. Indagate sono, altresì, le condizioni politico-economiche italiane del XV secolo dall’affermarsi delle Signorie al dominio commerciale delle Repubbliche marinare, procedendo dal tramonto del sistema feudale all’avvento del Mercantilismo. L’esposizione delle teoretiche che si succedono- da Machiavelli a Bodin, da Commynes ad Erasmo, da Hobbes a Locke, da Botero a Grozio, da Althusius a Burke- mantiene una sicura linearità nell’opera. Uno stile, elegante e al contempo avvolgente, conduce attraverso l’evolversi dagli accadimenti punteggiati con dovizia da una bibliografia che amplia gli orizzonti del discorso.