Descrizione
L’ombra del principe di Danimarca si distende per tutto il Novecento italiano, dando vita a numerose e feconde riscritture (emerge quella di Carmelo Bene). Uno dei più assidui frequentatori degli spalti di Elsinore resta Giovanni Testori, che ci ha lasciato tre Amleti, concepiti rispettivamente in forma di sceneggiatura, tragedia e oratorio. Alla pluralità dei codici letterari e drammaturgici si accompagna una progressione tematica che culmina nell’investimento sacrificale dell’eroe, capace con la propria morte di realizzare una compiuta imitatio Christi. Stefania Rimini segue l’itinerario metamorfico dell’opera-emblema di Shakespeare all’interno dell’immaginario testoriano, studiandone e sintetizzandone le peculiarità simboliche e stilistiche.