Descrizione
Lo sviluppo tecnologico ha visto aumentare considerevolmente i conflitti in larghi segmenti di opinione pubblica, tanto da imporre un riesame delle politiche ambientali e delle tecnologie, insieme a un ripensamento di concetti come informazione, comunicazione, accettabilità sociale del rischio, che sono alla base delle politiche in questo settore. Queste tematiche, nel loro evolversi, hanno messo in crisi i vecchi approcci, sprigionando una forte domanda di innovazione istituzionale e decisionale e creando, allo stesso tempo, nuovi conflitti sociali. Il lavoro parte da una disamina dei concetti di “rischio” e “tecnologia”, ripercorrendone le principali interpretazioni sociologiche, e prosegue dimostrando che le politiche tecnologiche e ambientali coincidono con le politiche di sviluppo delle società industrializzate. Per rendere attuale l’analisi vengono studiati due casi concreti, entrambi affrontati nell’ottica della comunicazione e della partecipazione del cittadino: il rischio ambientale connesso al tema dei rifiuti, nel quale viene trattato il tema dell’identità con esplicito riferimento ad un’area territoriale specifica, e il rischio tecnologico connesso all’impiego dell’energia nucleare. Lo scopo è quello di arrivare a una definizione delle politiche ambientali come soggetto della risoluzione dei conflitti e dei processi negoziali, senza trascurare – è il caso del nucleare da fissione –quello che dal punto di vista dei rischi e dei conflitti ci aspetta domani.