Descrizione
Il volume prende in esame numerose e meno note pagine che Wilhelm Dilthey scrisse, nella prima parte del suo lungo itinerario di ricerca, per lo più intorno a tematiche antropologiche. Ne viene fuori, innanzi tutto, un repertorio quanto mai ampio e articolato di opere che a quel tempo autori di diversa formazione e provenienza (antropologi, filosofi, geografi, etnologi ma anche comuni viaggiatori, diplomatici e altri ancora) andavano dedicando alla conoscenza di culture e popolazioni remote e meno consuete per l’uomo europeo della seconda metà del diciannovesimo secolo, opere che Dilthey puntualmente segnala, analizza e recensisce. In particolare, oltre ad alcune argomentazioni in qualche misura preparatorie rispetto al grande tema diltheyano della fondazione delle Geisteswissenschaften, venuto poi a maturazione nelle opere successive, ciò che emerge è il notevole contributo che a quel tempo la nuova antropologia comparata, basata sull’osservazione diretta delle popolazioni e delle culture remote ogni volta studiate, sembrava poter rendere al fine di una più adeguata comprensione dell’uomo, ora gradualmente trasferita, non senza resistenze più o meno palesi, al di fuori dal tradizionale paradigma eurocentrico.