FERNANDO MANZOTTI
Manzotti, Fernando (Correggio RE 14 dicembre 1923 – Reggio Emilia 17 luglio 1970)Figlio di un fotografo, conseguì l'abilitazione magistrale nel 1941 e poi la maturità scientifica, proseguendo gli studi alla Facoltà di magistero dell'Università di Firenze, dove si laureò in pedagogia, nel 1946, ottenendo l'anno successivo l'abilitazione all'insegnamento di storia e filosofia.Impegnato in politica negli anni della Liberazione, con il Partito d'azione, aderì al Partito socialista dei lavoratori italiani dopo la scissione socialista diventando vicesegretario e poi segretario della Federazione provinciale di Reggio Emilia. Iniziata la carriera di insegnante di storia e filosofia al Liceo "Ariosto" di Reggio, passò nel 1951 per concorso al Liceo scientifico comunale "M. Fanti" di Carpi. Entrato dal 1960 nei ruoli delle scuole statali, insegnò al Liceo scientifico "A. Tassoni" di Modena e dal 1963 al Liceo classico "R. Corso" di Correggio. Nel 1964 ottenne la libera docenza in Storia del Risorgimento all'Università di Bologna, dove tenne alcuni corsi liberi e, dal 1967, l'incarico ufficiale della materia, lasciando l'anno seguente l'insegnamento liceale. Nel 1969 passò all'incarico di Storia moderna all'Università di Bologna e ricoprì anche, per la Facoltà di scienze politiche dell'Università di Firenze, quello di Storia dei partiti e dei movimenti politici. Dopo i primi interessi essenzialmente filosofici, si rivolse soprattutto a studi storici, con numerose pubblicazioni relative alla storia locale, a quella del Risorgimento e a quella dell'Italia unita, con particolare attenzione alle vicende politiche, al movimento socialista e a quello cattolico. I suoi lavori maggiori riguardano La polemica sull'emigrazione nell'Italia unita (1962 e 1969) e Il socialismo riformista in Italia (1965). Collaborò con saggi e recensioni a varie riviste («Nuova rivista storica», «Il Mulino», «Il Ponte», «Nuova Antologia») e alla stampa quotidiana («Il Resto del Carlino» e, dal 1968, il «Corriere della sera»). Fu membro effettivo della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi, dal 1954, della Deputazione di storia patria per le province di Romagna e, dal 1964 (corrispondente dal 1957), dell'Accademia nazionale di scienze lettere ed arti di Modena. Coinvolto nell'Associazione italiana biblioteche negli anni Cinquanta, per il suo interesse per l'attività delle biblioteche popolari e scolastiche, venne eletto nel Comitato regionale della Sezione dell'Emilia, con sede a Modena, nel 1958-1962 e ancora nel 1962-1966 e 1967-1970.